Via Bruno Maderna 2

30015 Sant'Anna di Chioggia (Ve)

Italia

0414950004

Unità Pastorale di Sant'Anna e San Giorgio Martire

Vita di Comunità

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA

Io sono la risurrezione e la vita

La risurrezione di Lazzaro è indubbiamente il miracolo più strabiliante della vicenda di Gesù. Una prova del Signore della Vita forse ancor più incisiva della sua risurrezione. In quell'occasione, infatti, furono testimoni soltanto i suoi amici. A Betania, invece, probabilmente videro la risurrezione anche coloro che di lì a poco, a Gerusalemme, fecero di tutto per toglierselo di torno. Non bastò a convincerli della bontà delle sue affermazioni, né del fatto che Gesù veniva da Dio. D'altronde, l'aveva anticipato lui stesso: «Non saranno persuasi neanche se uno risorgesse  dai morti» (Lc 16,31). Oggi la convinzione di una vita dopo la morte si appoggia sulle più varie tradizioni religiose, su considerazioni filosofiche e persino scientifiche, a considerare la fisica quantistica e le dimensioni inesplorate dell'universo. Per i cristiani, però, Gesù è molto di più di colui che dimostra la possibilità della risurrezione. Lui è risurrezione e vita. Non conta il tempo che ci metterà ad arrivare. Non è un problema il sepolcro dove l'hanno messo o la pietra che l'ha sigillato. Questa volta non è neppure necessaria la fede di chi è salvato, certamente morto e non più in grado di intendere e scegliere. Gesù riconsegna la vita a questa famiglia, restituendo gioia, speranza, amore, entusiasmo e forza. Ci auguriamo che in quel villaggio qualcuno abbia avuto fede anche nei giorni successivi, quando Gesù sarebbe stato ucciso. Evidentemente il  Signore della Vita sarebbe stato tale anche lì.


Avvisi parrocchiali

  • Incontro del Vangelo: Ogni venerdì alle ore 18.30, in saletta San Francesco a Sant'Anna, con il diacono Cesare.
  • Nel cesto “Il pane di sant’Antonio” presente nelle nostre chiese, raccolta permanente di generi alimentari a lunga conservazione per le famiglie bisognose delle nostre comunità.
  • Orario Sante Messe: Feriali e Prefestive ore 18.00 Sant’Anna; Festive ore 9.00 Sant’Anna, ore 11.00 Cavanella d'Adige.
  • Preghiera del santo Rosario: a Sant’Anna alle ore 17.30, mezz’ora prima della Santa Messa (nei giorni in cui viene celebrata).


INSIEME_20230326_18_9.pdf

La nostra parrocchia: 1704-2022. 318 anni di storia

Il 18 gennaio 2022 è stato l’anniversario del 318° anno dalla fondazione della Parrocchia di Sant’Anna. In quella occasione il Comitato Cittadino ha voluto fornire alla cittadinanza brevi informazioni storiche della parrocchia ed annunciare la collaborazione con Chioggiapedia (pagina Facebook di divulgazione culturale) per la creazione in Wikipedia di pagine più accurate per la storia di Sant’Anna nei vari suoi aspetti sociali, economici, religiosi.                                              

Un antico tempio cinquecentesco svolse la funzione di primo luogo di culto per gli abitanti del Canal di Valle, il nome che identifica una parte dell'attuale Sant'Anna. Con la crescita demografica, data dalle nascite e dall'insediarsi di nuove famiglie agli inizi del XVIII secolo, la comunità ebbe bisogno di un luogo di venerazione più adatto alle loro esigenze. Fu eretta la chiesa parrocchiale di Sant’Anna e San Gaetano e smembrata dalla Cattedrale di Chioggia con sentenza del Vescovo Antonio Grassi il 18 gennaio 1704. Da quell’anno parte la serie dei registri anagrafici parrocchiali di nascita, morte e dei matrimoni. In documenti conservati nell’ Archivio Diocesano di Chioggia, e citati anche da autorevoli scrittori come Antonio Maria Calcagno (docente canonico del seminario di Chioggia), viene riportato che il Vescovo Grassi dette: «il diritto di nomina alli Sigg. Marangoni, Ferro, Lamberti e Fattorini, cui fu aggregato nel 1730 il Sig. Benedetto Pagan per avere a sue spese ingrandita la stessa chiesa». Per diritto di nomina si intende la possibilità di eleggere e presentare un parroco per la propria parrocchia. I cinque cittadini che vengono citati nei documenti costituivano il giuspatronato di Sant’Anna, ovvero coloro che erano parte attiva alla parrocchia e al suo sostentamento.




Istruzioni circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione